Nel corso degli anni la nostra memoria, l’attenzione, la capacità di orientarsi subiscono un calo fisiologico ma in alcuni casi queste difficoltà possono presentarsi in modo più accentuato. Spesso chi sperimenta questo tipo di difficoltà preferisce non approfondire questo aspetto temendo una diagnosi difficile da accettare.

Le difficoltà cognitive possono in realtà dipendere da molteplici fattori che possono essere di tipo organico (lesioni cerebrali, ictus e carenze vitaminiche o demenze come la Malattia di Alzheimer) ma anche di tipo psicologico come stati depressivi, ansia, momenti di intenso stress.

La parola chiave nel trattamento di questi disturbi è sicuramente la prevenzione!

Come prima cosa, è importante oggettivare la presenza del disturbo attraverso una Valutazione Neuropsicologica.

Nel mio studio propongo una Valutazione Neuropsicologica completa attraverso test “carta-matita” che sono in grado di misurare la reale difficoltà cognitiva del paziente (per sapere come clicca qui). Le competenze neuropsicologiche e quelle psicodiagnostiche mi permettono di effettuare una diagnosi differenziale e indirizzare il paziente verso il corretto intervento (ad esempio approfondimenti medici, percorsi di psicoterapia o riabilitazione cognitiva).

Da anni mi occupo inoltre di percorsi di sostegno e psico-educazione a familiari, conviventi e care-giver di persone con Malattia di Alzheimer e altre patologie degenerative. Questo percorso permette al familiare o al care-giver di essere accompagnato nell’iter diagnostico, di creare uno spazio in cui elaborare i suoi vissuti emotivi e di apprendere tecniche e modalità di gestione delle difficoltà cognitive e comportamentali del proprio caro.